C’è un grande bisogno globale di benessere mentale, lo dimostrano i numeri del Global Wellness Institute, ma non solo. Per trovarlo l’approccio necessario è quello olistico, una visione trasversale a diversi aspetti della nostra vita. Partiamo dal presupposto che il Benessere di ognuno di noi, infatti, va ricercato e percepito in diverse aree e sfere della nostra vita, principalmente suddivise fra quella fisica, spirituale, sociale, ambientale, mentale ed emozionale.
Qualcuna di queste si vede ed è tangibile, altre lo sono meno. Pensiamo al benessere mentale ed emozionale, che sono dimensioni fra di loro molto connesse: come facciamo a “vedere” o capire se viviamo uno stato di benessere oppure di disagi emozionali e mentali? Un malessere fisico come pure un corpo in perfetta forma si manifesta, a volte lo possiamo toccare. Lo stato della mente e le emozioni in realtà potremmo “sentirle”, ma questo non accade facilmente perché spesso manchiamo di consapevolezza e di ascolto interiore.
Eppure, ad un certo punto, quello che accade nella mente e nel cervello finisce per manifestarsi attraverso il corpo.
Infatti, dovete sapere che esiste da circa 30 anni un nuovo approccio e modello scientifico di cura della persona, la Psiconeuroendocrinoimmunologia (PNEI) che studia l’interazione reciproca tra il comportamento, l’attività mentale, il sistema nervoso, il sistema endocrino e la risposta immunitaria degli esseri umani e che attribuisce alla mente un ruolo molto importante per la nostra salute.
“Orandum est ut sit mens sana in corpore sano” scrisse il poeta romano Decimo Giunio Giovenale ovvero “Preghiamo gli dèi affinché possiamo avere una mente sana in un corpo sano” frase che portava con se il concetto per avere una mente sana è necessario avere un corpo sano.
In realtà, alla luce delle ricerche PNEI e dello sviluppo di una medicina con approccio olistico potremmo superare “mens sana in corpore” con un nuovo motto: “Una mente sana crea un corpo sano” (Claudio Pagliara – medico oncologo esperti di medicina olistica – La Via della Guarigione).
Con la precisazione che è compito nostro, non degli dei, contribuire al benessere della mente attraverso pensieri, decisioni, emozioni e sentimenti che poi avranno effetti enormi sullo stato d’animo e su corpo.
Ma cosa dobbiamo intendere per mente? Innanzitutto, dobbiamo considerare la straordinaria e anche complessa relazione fra mente e cervello. Psicologi e neuroscienziati ci dicono che ragionevolmente alcuni processi mentali hanno una corrispondenza con l’attività cerebrale e che la mente può intendersi come la somma fra il funzionamento del nostro cervello e tutta una serie di informazioni che esso riceve dal mondo esterno. Un determinato “stato” mentale dipende quindi anche dalle circostanze dell’ambiente, dalle relazioni, dai nostri sentimenti ed emozioni.
Pertanto, l’elisir di una vita sana e longeva è un cocktail della mente!
Ed è proprio la mente e con essa il cervello ad essere in sofferenza: stress negativo, iperinformazione da un lato e ignoranza emotiva dall’altro, abuso degli strumenti digitali, alcool, droghe e mancanza di tempo per pensare hanno confuso e indebolito mente e cervello. In questa epoca sono aumentati i casi di depressione, i disturbi dell’apprendimento fra i giovani, i disturbi alimentari e l’insonnia.
Il Global Wellness Institute, che studia l’andamento dell’industria del benessere a livello mondiale, ha riscontrato un aumento della spesa media e quindi del “consumo” di rimedi, prodotti e servizi dedicati al mental wellness (benessere mentale). Le persone fanno sempre più uso di integratori naturali e rimedi tradizionali per supportare un sonno migliore, la salute del cervello, la memoria, l’energia e il benessere mentale generale. In diversi paesi del mondo ci sono in commercio integratori e alimenti e bevande funzionali con basi di cannabis, canapa, CBD, THC. E’ aumentata anche la spesa la crescita personale e self-empowerment inclusi libri, organizzazioni e istituti basati sulla relazione di aiuto (counseling e coaching) che offrono una varietà di lezioni, workshop, seminari e ritiri. C’è sempre più ricorso a pratiche meditative, tecniche di respirazione, rilassamento.
La crescente di spesa per il benessere mentale può essere letta in diversi modi. Se da un lato ci dice che sempre più persone hanno preso consapevolezza del bisogno di avere una mente sana e che imprese e professionisti stanno innovando la loro proposta, dall’altro può essere un indicatore del deterioramento della salute mentale e del benessere globale e quindi del bisogno di aiuto.
Ma, a parer mio, il segnale più grande che possiamo leggere osservando questo fenomeno è che cominciamo finalmente a volgere occhi e orecchie dentro di noi.
I professionisti e le imprese che si trovano in questo settore è necessario che si impegnino in una comunicazione, che presuppone un grande ascolto e conoscenza della società.
Oltre a questo è davvero opportuno offrire, accanto ad un prodotto o un servizio una visione, quella di uno stile di vita diverso, più sano, più consapevole e un dialogo con se stessi orientato al volersi bene. E’ uno di quei settori cui i clienti cercano più che mai una trasformazione, non comprano solo un prodotto e le competenze del professionista, ma anche e soprattutto un cambiamento necessario che da soli non riescono a realizzare.